Quattro giorni dopo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, anche i capi delle diplomazie di Francia e Germania hanno voluto dimostrare pure fisicamente l'appoggio al nascente governo di unità nazionale libico con una rapida visita a Tripoli. Del resto sono ore decisive per la preparazione delle richieste che la nuova Libia dovrebbe rivolgere alla comunità internazionale per farsi aiutare ad affrontare l'Isis che ha occupato il golfo della Sirte o almeno arginare il flusso di migranti verso l'Europa.
Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault e il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier sono giunti a sorpresa nella capitale libica per incontri con il premier designato Fayez al-Sarraj e componenti del suo consiglio presidenziale, nucleo del nascente governo di unità nazionale che dovrebbe ricomporre la spaccatura del paese in cui si è installato l'Isis. L'inviato speciale dell'Onu per la Libia, il tedesco Martin Kobler, su twitter ha sottolineato che la visita di Gentiloni martedì e quella odierna dei due ministri sono "chiari segni del sostegno internazione" per Sarraj (giovedì c'era stata la visita dell'ambasciatore spagnolo assieme ai colleghi francese e tedesco). Del resto, ha ricordato il ministro Ayrault, "un paese nel caos" è "un pericolo per l'Europa".
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