Alle
critiche nei confronti dei sistemi di governo si risponde con il
dialogo non con le pene detentive e alle proteste di piazza con
il "controllo della folla" e non con i proiettili. Lo ha
sostenuto con vigore l'avvocato esperto di questioni umanitarie
e moglie della star di Hollywood George Clooney, Amal Alamuddin,
in occasione di un vertice sulle comunicazioni del Governo negli
Emirati Arabi Uniti. I Paesi arabi si trovano ad affrontare "una
crisi dei diritti umani senza precedenti", ha sottolineato
l'avvocato britannico di origini libanesi rilevando al contempo
che i governi di tutto il mondo dovrebbero essere "incisivi,
trasparenti e coerenti" sulle questioni relative al rispetto dei
diritti umani. Nei suoi 12 minuti di intervento Clooney ha
menzionato Iran e Corea del Nord, ma non ha fatto riferimenti
specifici a violazioni di diritti umani nei paesi arabi del
Golfo o il costo di vite dell'intervento militare saudita in
Yemen, a cui partecipano anche gli Emirati Arabi Uniti.
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