Non ha nulla da rimproverare a Renzi
"che ha dovuto per forza concedere le basi di Sigonella a Obama
per far decollare i droni che bombarderanno la Libia", ma
Abdelaziz Essid, membro del 'Quartetto del Dialogo Nazionale
Tunisino' insignito del Nobel per la pace 2015, è convinto che
"non sia la guerra la via per vincere il terrorismo", ma si può
riuscire a "vivere continuando ad amare la cultura, la musica,
il teatro: è così che si combatte il terrorismo".
Essid ne ha parlato stasera a Bari, intervenendo alla
presentazione del convegno, in programma domani, su 'Avvocatura
e impresa protagonisti della democrazia'. Con lui c'era anche
Mohamed Ben Cheikh, altro membro del quartetto di associazioni.
Essid ha ricordato che la Tunisia già una volta ha accolto un
milione e 800mila profughi e "lo rifaremo se sarà necessario: i
libici - ha detto - possono venire da noi, studiare con noi,
mangiare con noi. Noi non chiuderemo le frontiere. Non abbiamo
mezzi ma non importa, divideremo quel poco di pane che c'è".
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