La Russia, principale alleato del regime siriano, tenta di rilanciare l'iniziativa diplomatica sfruttando la ripresa degli sforzi delle Nazioni Unite e approfittando dei successi militari ottenuti di recente dalle forze governative con l'aiuto dei raid aeerei della Coalizione, guidata dagli Usa, scesa in campo contro lo Stato islamico (Isis).
Mentre i militari del regime e le milizie ausiliarie libanesi e irachene stringono d'assedio la parte orientale di Aleppo, ultima roccaforte dell'insurrezione nella metropoli del nord, e poche ore dopo la conclusione della seconda visita a Damasco dell'inviato Onu per la Siria, Staffan De Mistura, il ministero degli esteri russo fa sapere di lavorare sotto traccia alla tanto attesa "soluzione politica". Nei giorni scorsi, De Mistura aveva proposto al presidente siriano Bashar al Assad di "congelare" il conflitto, partendo da una tregua in uno degli scenari più sensibili: Aleppo. I quartieri orientali della città erano stati conquistati dai ribelli nell'estate del 2012. Col passare del tempo, le forze governative sono riuscite a ripristinare i collegamenti tra Aleppo e il centro del Paese e ad accerchiare la parte orientale anche da nord. Questo mentre lo Stato islamico (Isis) è sempre più installato delle vaste praterie a est della città.
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