Tutti mobilitati alla ricerca di
'John il Jihadista', ma montano le critiche al governo di Londra
per non aver agito per tempo in modo efficace sul 'pericolo in
casa', in particolare dopo l'uccisione nel 2013 del soldato Lee
Riy a colpi di machete in una strada del sud di Londra da due
giovani britannici convertiti all'Islam radicale. L'allarme
tornò altissimo in quell'occasione e il premier David Cameron
promise la stretta necessaria e misure adeguate per fronteggiare
i rischi del fenomeno.
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