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L'Ungheria: 'Sarà garantito il diritto di voto a Ilaria Salis'

L'Ungheria: 'Sarà garantito il diritto di voto a Ilaria Salis'

Tajani assicura impegno. Il padre, 'diritti siano per tutti'

BRUXELLES, 14 maggio 2024, 20:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Ilaria Salis © ANSA/AFP

A Ilaria Salis sarà garantito il diritto di voto, come a tutti i detenuti. Il governo ungherese attacca il padre dell'insegnante 39enne in carcere a Budapest da oltre 15 mesi e ora candidata alle elezioni europee per Alleanza Verdi Sinistra, che ieri ha denunciato il fatto che alla figlia sia stato spiegato che non può votare perché manca una normativa italiana.

 

E poco importa che Roberto Salis abbia appunto parlato di un problema italiano. Secondo il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs, le sue affermazioni "non solo sono infondate ma travisano i fatti" perché "la legge stabilisce che ai detenuti sia data l'opportunità di votare e gli istituti penitenziari sono tenuti a facilitare questo fondamentale diritto democratico". E quindi invita il padre ad astenersi "da fake news volte a diffamare le carceri ungheresi e i professionisti che vi lavorano". "Trovo singolare essere oggetto di questi commenti diretti del portavoce del primo ministro di uno Stato europeo, e non è la prima volta - ha replicato Salis - ma mi pare che ci sia una totale incomprensione del merito: per varie carenze, non so da chi dipendano, di fatto mia figlia non può votare. Mi aspetto che trovino il modo di garantire l'esercizio di diritti fondamentali dei cittadini europei".

Ilaria Salis

 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che la Farnesina è al lavoro. "Se è possibile farla votare - ha assicurato -, la faremo votare. Stiamo cercando di agevolare in ogni modo la possibilità per la Salis di votare". Ma questo non basta a Roberto Salis. "Non è una concessione che il ministro fa a Ilaria, ma su tratta di garantire il rispetto dei diritti civili a qualsiasi cittadino" nelle sue condizioni. E non sono pochi considerando che "il ministro dice che ci sono 2.500 persone" in carcere all'estero. "Invece di attaccare un privato cittadino con accuse strumentali, sarebbe il caso che si mettessero d'accordo le due istituzioni europee. Mi aspetto che trovino il modo per garantire l'esercizio di diritti fondamentali dei cittadini europei" ha sintetizzato Salis, ora impegnato nella campagna elettorale per la figlia, che non può farla di persona dato che si trova in cella con l'accusa di aver aggredito due estremisti di destra. Una serie di appuntamenti fra mercati e incontri in cui "il riscontro di calore dalle persone è formidabile" nella consapevolezza che l'eventuale elezione di Ilaria "potrebbe portare all'immunità e cosi finalmente ad avvicinare un processo giusto".

 

Lei "è concentrata sulla possibilità che questa vicenda contribuisca a far finire l'incubo per una donna di 39 anni in carcere da oltre sedici mesi carcerazione preventiva" ha spiegato Nicola Fratoianni che l'ha incontrata in carcere. "Cercheremo di starle vicini, Bonelli andrà la settimana prossima a incontrarla, così da assicurare la maggior frequenza di visite e fare in modo che possa in qualche modo prendere parte a questa assurda campagna elettorale". Intanto si attende la decisione sulla sua richiesta dei domiciliari: "non credo che ci sia possibilità di ripensamento, ma la speranza è sempre l'ultima a morire".

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