"La pistola del poliziotto è magica,
spara in aria ma colpisce il bersaglio" e "proteggete i
criminali e uccidete gli emarginati" sono alcuni degli slogan
scanditi dai manifestanti nel centro di Atene contro le forze
dell'ordine greche, accusate di agire in un clima di violenza e
impunità.
La manifestazione, conclusasi intorno alle 15 ora locale, si
è svolta sotto agli occhi di un massiccio dispiegamento di 4mila
agenti nel centro di Atene, intorno a piazza Syntagma, mentre il
traffico ha subito delle deviazioni.
I collettivi studenteschi si sono radunati nell'anniversario
dell'uccisione di Alexis Grigoropoulos, ragazzo di 15 anni
colpito a morte nel 2008 da un proiettile dalla polizia nel
quartiere ateniese di Exarchia, ma le manifestazione di oggi
avviene ad appena un giorno da un'altra sparatoria, avvenuta
ieri mattina nei pressi di Salonicco, dove un agente della
polizia ha ferito alla testa con un proiettile un 16enne di
etnia rom. Secondo la ricostruzione delle autorità greche, il
giovane era alla guida di un camion, e aveva speronato gli
agenti che lo stavano inseguendo perché dopo aver fatto
rifornimento presso un benzinaio si era allontanato senza avere
pagato. Fuori dall'ospedale dove il giovane è tutt'ora
ricoverato in gravi condizioni sono avvenuti scontri tra i
manifestanti e la polizia antisommossa, mentre l'agente 34enne
responsabile di avere sparato contro il minore è stato
arrestato. Già l'anno scorso un altro ragazzo, sempre di etnia
rom, era rimasto ucciso durante un inseguimento della polizia
nel sobborgo di Perama, non lontano dal porto del Pireo.
Numerosi osservatori contro la violenza e ong, tra cui
Amnesty International, hanno denunciato gli abusi perpetrati
dalle forze dell'ordine greche negli ultimi anni. Lo scorso
ottobre aveva suscitato grande indignazione la testimonianza di
una ragazza greca che aveva denunciato di essere stata stuprata
da due poliziotti della stazione di Omonia, nel centro di Atene.
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