Sconosciuti hanno lanciato in
serata una bottiglia molotov contro la casa di una famiglia
serba nei pressi di Gracanica, enclave serba a pochi km dalla
capitale kosovara Pristina. Zoran Trajkovic, che al momento
dell'attentato era in casa con i suoi familiari, ha detto che ad
aver paura sono stati in particolare la moglie incinta e uno dei
suoi figli di tre anni. Non si sono registrati comunque feriti,
solo danni materiali all'abitazione.
Come riferiscono i media a Belgrado, già in passato la
famiglia serba era stata oggetto di attacchi e provocazioni.
Alcuni mesi fa sulla palizzata del cortile di casa era apparsa
una scritta inneggiante all'Uck, l'Esercito di liberazione del
Kosovo che combatté contro i serbi nel conflitto armato del
1998-1999, mentre in precedenza Zoran Trajkovic era stato
attaccato e picchiato da alcuni kosovari di etnia albanese.
Condannando l'attentato, il direttore dell'Ufficio
governativo serbo per il Kosovo Petar Petkovic ha detto che esso
è la conseguenza della politica di odio antiserbo portata avanti
dal premier kosovaro Albin Kurti.
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