"L'Ungheria non accetta il
dettato della Norvegia, e farà ricorso pur di riavere accesso ai
220 milioni di euro in sovvenzioni che spettano al Paese". Lo
afferma in un comunicato il governo ungherese dopo aver ricevuto
una notifica da Oslo sulla chiusura definitiva degli
stanziamenti dovuti nel periodo 2014-2021.
La scorsa settimana Oslo ha annunciato la sospensione dei
finanziamenti spettanti all'Ungheria a valere su programmi
destinati dalla Norvegia, con Islanda e Lichtenstein, a 15 Paesi
per aiutare a ridurre le disparità sociali ed economiche in
Europa. La decisione era stata formalizzata dopo che l'Ungheria
non era stata in grado di raggiungere un accordo sulle modalità
di erogazione dei fondi, destinati, in particolare, a dare
sostegno alla democratizzazione della società civile, a
promuovere l'innovazione nei settori delle imprese,
dell'energia, del clima, e promuovere i diritti delle minoranze.
Sullo sfondo, la disputa sullo stato di diritto in Ungheria:
Oslo chiedeva che a gestire i fondi fosse un organismo
indipendente, condizione che il governo Orban ha respinto.
Ora Budapest minaccia di fare ricorso, ma non è chiaro a quale
foro giuridico possa rivolgersi, mentre l'opposizione
democratica accusa il governo di aver perso una preziosa
occasione di sviluppo "a causa dell'avidità e dell'incapacità di
trovare compromessi" con il mondo civile del suo governo.
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