Commemorazioni, in Norvegia senza assembramenti a causa del coronavirus, per i nove anni dalla strage di Anders Breivik, l'estremista di destra che prima fece esplodere un'autobomba ad Oslo uccidendo otto persone e poi sparò all'impazzata sull'isola di Utoya uccidendone altre 69.
La prima cerimonia si è svolta davanti alla sede del governo, vicino al luogo dell'esplosione. Numero di partecipanti limitato per via del Covid ma le immagini sono state trasmesse in diretta televisiva e internet. "E' doloroso non poter essere tutti insieme oggi e farci forza a vicenda", ha detto la presidente dell'associazione a sostegno delle vittime, Lisbeth Kristine Royneland, che ad Utoya ha perso il figlio di 18 anni.
"Il 22 luglio è l'esempio più abominevole della nostra epoca che l'odio può portare alla violenza, alla morte e al terrorismo", ha aggiunto.
Breivik, oggi 41enne, sta scontando una pena di 21 anni che può essere prolungata in modo indefinito finché continuerà ad essere considerato una minaccia per la società. Non ha mai manifestato nessun pentimento per gli attentati. (ANSA-AFP).
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