Il partito del presidente turco
Recep Tayyip Erdogan ha presentato oggi al Parlamento di Ankara
un progetto di legge di riforma degli ordini degli avvocati, che
è fortemente contestato dai legali, secondo cui è un tentativo
di limitarne l'indipendenza.
L'iniziativa dell'Akp mira a permettere la creazione di più
ordini all'interno delle province con almeno 5 mila iscritti,
come Istanbul, Ankara e Smirne, rompendo così l'attuale unità
delle organizzazioni. Secondo il partito al governo, si tratta
di misure per "democratizzare" gli ordini da approvare prima
delle nuove elezioni interne di ottobre. Le nuove strutture
potranno essere formate con un minimo di 2 mila associati. I
legali, che oggi si sono riuniti per protestare davanti al
palazzo di giustizia di Caglayan a Istanbul, denunciano invece
un tentativo di Erdogan di dividerli per indebolirli.
Gli avvocati avevano già manifestato nei giorni scorsi con
una "marcia per la giustizia", ostacolata dalla polizia alle
porte di Ankara. "Il potere usa la sua capacità di legiferare
come un'arma", ha accusato il presidente dell'ordine di
Istanbul, Mehmet Durakoglu. Nelle scorse settimane, Erdogan
aveva avuto un duro scontro con l'ordine di Ankara, dopo che
quest'ultimo aveva accusato di omofobia e istigazione all'odio
il responsabile della presidenza per gli Affari religiosi
(Diyanet), Ali Erbas.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA