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Virus, Russia vieta l'ingresso ai cinesi

Virus, Russia vieta l'ingresso ai cinesi

Dal 20 febbraio sospesi viaggi di lavoro, studio e turismo

MOSCA, 18 febbraio 2020, 22:05

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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La Russia ha deciso di vietare ai cittadini cinesi l'ingresso nel Paese nell'ambito delle misure contro l'epidemia di coronavirus. Lo riferiscono le agenzie russe. L'ingresso di tutti i cittadini cinesi attraverso le frontiere della Russia sarà sospeso dal 20 febbraio per i viaggi di lavoro, i viaggi privati, di studio e per turismo", ha annunciato Tatiana Golikova, responsabile della Salute, secondo quanto riportano le agenzie russe.

In Cina intanto, dove pure l'epidemia sembra rallentare, sul fronte economico è saltato anche il Beijing auto show, il più importante evento dell'anno dedicato alle quattro ruote e fiore all'occhiello della nuova mobilità verde cinese: l'Auto China 2020, atteso dal 21 al 30 aprile, è stato rinviato sine die per la paura del contagio. L'epidemia ha causato nel Dragone, nel conteggio a lunedì, un totale di 1.871 vittime, 72.532 contagi accertati (1.895 solo ieri, ai minimi da gennaio) e 13.003 guariti (2.143), ma sembra aver paralizzato il Paese. Le imprese straniere stanno avendo grandi difficoltà nel far ripartire le attività: ci sono problemi alla supply chain, all'aumento degli inventari e alle regole sulla quarantena per contenere il contagio. "L'intero processo stenta a tornare in funzione dato che le sfide sono enormi", ha lanciato l'allarme Joerg Wuttke, presidente della Camera di commercio Ue in Cina.

 Un italiano tra quelli imbarcati sulla Diamond Princess, la nave da crociera ora in Giappone dalla quale domani sbarcheranno 500 passeggeri, è risultato positivo al coronavirus. È un passeggero, non un membro dell'equipaggio. Rintracciati, intanto, tre italiani sbarcati dalla nave 'Westerdam', in Cambogia, senza fare il test, nonostante a bordo una donna risultasse contagiata. Sono in stato di isolamento e non risultano colpiti dal virus. E continuano a migliorare le condizioni di salute della coppia di cinesi ricoverati da giorni all'ospedale Spallanzani di Roma. E' prevista invece per giovedì la fine della quarantena per i 55 italiani da oltre due settimane in isolamento alla Cecchignola. Intanto è salito a 1.875 il numero delle vittime provocate finora dal coronavirus: è quanto emerge dai dati aggiornati della John Hopkins University, secondo cui le persone contagiate sono 73.337. "Al momento abbiamo 92 casi di contagio da coronavirus da uomo a uomo in 12 Paesi fuori dalla Cina", ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing quotidiano sul coronavirus. La battaglia contro l'epidemia del coronavirus è ora a un momento cruciale e la Cina vuole lottare per ridurne l'impatto con la prevenzione e il controllo. In una telefonata avuta col premier britannico Boris Johnson, il presidente Xi Jinping ha detto che l'economia di Pechino ha "una forte resistenza, ampi margini per la domanda interna e solide fondamenta industriali". Quindi, la Cina "ha fiducia e capacità per centrare gli obiettivi" del 2020 su sviluppo economico e sociale, come la vittoria "nella costruzione di una società moderatamente prospera", eliminando la povertà. LA VICENDA DELLA NAVE WESTERDAM: Individuati i 5 italiani sbarcati in Cambogia dalla nave Westerdam. Sono tutti sotto controllo. Lo afferma il ministero della Salute. Dei cinque italiani a bordo, uno è rientrato in Italia, a Sanremo, ed è monitorato costantemente dalle autorità sanitarie locali. Non presenta sintomi ed è in isolamento domiciliare volontario. Un altro è rientrato in Germania, senza sintomi. È in isolamento volontario domiciliare, monitorato. Nella stessa condizione il terzo italiano rientrato dalla Cambogia direttamente in Slovacchia. Gli ultimi due, italo-brasiliani, sono ancora a bordo. I due italo-brasiliani ancora a bordo della nave Westerdam, afferma il ministero della salute, sono in attesa del risultato dei test per il coronavirus e in contatto costante con la nostra ambasciata ed in procinto di tornare direttamente in Brasile. Il ministro della Sanità cambogiano ha reso noto, in un comunicato diffuso dai media, che sono 1.010, su un totale di 2.257 a bordo, le persone autorizzate a sbarcare dalla crociera Westerdam negli ultimi tre giorni. Sulla nave ha viaggiato una 83enne americana poi trovata positiva al coronavirus. La Cambogia aveva autorizzato la nave ad attraccare nella città portuale di Sihanoukville venerdì dopo avere ricevuto il rifiuto di altri Paesi come il Giappone e la Thailandia, per timore che a bordo ci fosse il coronavirus. Gli oltre 2.200 passeggeri e membri dell'equipaggio sono stati fatti sbarcare a partire da venerdì scorso, con la Cambogia che ha effettuato controlli sanitari sui passeggeri e li ha autorizzati a rientrare nei rispettivi Paesi. La donna degli Stati Uniti poi risultata infetta, tra i primi a sbarcare dalla nave, si era spostata in Malesia dove ha poi sviluppato i sintomi della malattia ed è risultata positiva al virus a un controllo sanitario. Dopo la notizia della donna contagiata le autorità cambogiane e l'armatore della Westerdam si sono messi sulle tracce dei passeggeri sbarcati. Alcuni sono stati rintracciati nella capitale Phnom Penh e sottoposti al test sul coronavirus, ma altri avrebbero già lasciato la Cambogia, imbarcati su voli commerciali per rientrare nei rispettivi Paesi. Almeno 145 di questi sono passati per la Malaysia, dove l'83enne americana è stata trovata positiva. IL PUNTO SULLA DIAMOND PRINCESS: Saranno circa 500 i passeggeri che domani lasceranno la nave da crociera Diamond Princess, in quarantena nel porto giapponese di Yokohama. Lo riferiscono fonti ufficiali nipponiche. Il processo di sbarco, per i passeggeri negativi al coronavirus, inizierà domani e si completerà entro tre giorni. I test sono stati condotti su tutti i circa 3.200 passeggeri della nave, e gli esiti dei laboratori sulla totalità degli occupanti verranno resi noti entro venerdì. Intanto sono 88 i nuovi casi risultati positivi al coronavirus dopo gli ultimi test fra le persone a bordo della Diamond Princess su un totale di 681 nuovi test condotti fra le persone a bordo. Ciò porta ad un totale di 542 i casi di coronavirus riscontrati sulla nave da crociera in quarantena nella baia di Yokohama. E uno dei 35 italiani che sono a bordo della Diamond Princess è risultato positivo al test del Coronavirus. Sarà l'ultimo degli italiani a rientrare nel nostro paese mentre gli altri rientreranno nelle prossime 48-72 ore. All'operazione per riportare i concittadini in Italia sta lavorando in queste ore il Comitato operativo della Protezione Civile: un piano definito al momento ancora non c'è ma quel che però è certo è che verranno organizzati almeno due voli diversi. Un primo - che dovrebbe rientrare in Italia tra giovedì e sabato - con tutti quelli che, al momento di salire a bordo e dopo esser stati sottoposti ad un nuovo test, non risulteranno positivi. Questi viaggeranno senza speciali misure di protezione se non quelle già adottate per il rientro degli italiani da Wuhan. Su un secondo volo - che al momento non è ancora stato programmato e che dipenderà anche dalle decisioni delle autorità sanitarie nipponiche - salirà invece il passeggero risultato positivo, che tornerà in Italia in 'alto biocontenimento' come è stato per lo studente 17enne rimasto bloccato due volte in Cina. IL PUNTO DALLO SPALLANZANI: Le condizioni della coppia di cittadini cinesi ricoverata nella terapia intensiva dello Spallanzani "continuano il progressivo e costante miglioramento, in particolar modo il maschio". E' quanto emerge dal nuovo bollettino medico dell'istituto Spallanzani di Roma. La coppia comunque non è stata ancora dichiarata fuori pericolo. "I due giovani attualmente ricoverati sono entrambi in ottime condizioni di salute e di umore", recita il bollettino in merito alle condizioni di Niccolò il 17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della febbre e risultato negativo ai due test, e del ricercatore italiano contagiato da coronavirus. Sono stati valutati, ad oggi, allo Spallanzani di Roma 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi 62, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Sei pazienti sono tutt'ora ricoverati: tre sono i casi confermati (la coppia cinese ed il giovane proveniente dalla Cecchignola), tre pazienti rimangono comunque ricoverati per altri motivi. E' prevista giovedì prossimo la fine della quarantena per i 55 italiani che si trovano da oltre due settimane in isolamento nella città militare della Cecchignola a Roma, dopo essere rientrati in Italia dai territori focolaio del coronavirus. In assenza di ulteriori sviluppi e indicazioni, e alla luce dei test eseguiti e risultati negativi per 14 giorni consecutivi, il 20 febbraio prossimo i pazienti potranno definitivamente lasciare la struttura per porre fine all'isolamento e tornare a casa.

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