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Germania: l'erede della Merkel rinuncia alle elezioni e alla guida della Cdu

Germania: l'erede della Merkel rinuncia alle elezioni e alla guida della Cdu

La decisione di Akk è una chiara conseguenza della forte debolezza della sua leadership divenuta evidente nel caso Turingia

BERLINO, 10 febbraio 2020, 21:43

Redazione ANSA

ANSACheck

Annegret Kramp-Karrenbauer © ANSA/EPA

Annegret Kramp-Karrenbauer © ANSA/EPA
Annegret Kramp-Karrenbauer © ANSA/EPA

L'erede di Angela Merkel, Annegret Kramp-Karrenbauer, ha deciso di non candidarsi alla cancelleria per le elezioni del 2021 e di lasciare la presidenza della Cdu. 

Karrenbauer ha annunciato al partito di voler "organizzare la candidatura alla cancelleria per l'estate, di voler preparare il partito per il futuro e di voler poi lasciare la presidenza della Cdu". E' quanto riporta la Dpa citando fonti del partito.

"Annegret, nel periodo in cui è stata presidente del partito, ha dato un contributo sostanziale" ha detto la cancelliera Angela Merkel commentando per la prima volta la scelta della presidente della Cdu Annegret Kramp-Karrenbauer di non candidarsi in futuro alla cancelleria. "Ho appreso oggi la notizia con rispetto e con dispiacere" ha proseguito la cancelliera, dicendo di immaginare "che la sua decisione non sia stata facile".

La decisione di Akk è una chiara conseguenza della forte debolezza della sua leadership divenuta evidente nel caso Turingia. 

Il 5 febbraio scorso, quando divenne chiaro che Thomas Kemmerich era stato eletto con i voti della Cdu, della Fdp ma anche dell'Afd, il Responsabile per le regioni orientali, Christian Hirte (Cdu), aveva espresso su Twitter le congratulazioni al neo governatore liberale, definendolo "'candidato del centro" ed elogiandolo per aver "mandato a casa la coalizione rosso-rosso-verde". Altri suoi colleghi della Cdu e della Csu avevano fatto la stessa cosa a cominciare da Dorothea Baer. Ma quando scoppiò il putiferio, quando cioè i vertici dei conservatori avevano condannato la scelta della Cdu regionale di appoggiare un candidato votato anche dall'ultradestra, i tweet con le congratulazioni erano rapidamente scomparsi. Solo quello di Hirte era rimasto anche giorni dopo le dimissioni di Kemmerich. E questo era stato un motivo sufficiente, per la Merkel, per chiedere anche a lui di fare un passo indietro.

   

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