"Dopo avere lasciato la gente in mare
per settimane, l'Italia non dovrebbe aggravare questo abuso
perseguendo il capitano della Sea Watch per gli sforzi salvavita
della nave". Lo ha detto Judith Sunderland, direttrice per
l'Europa e l'Asia centrale di Human Rights Watch.
"È tempo - afferma in una nota - che le istituzioni e i
membri dell'Unione europea inizino a considerare la propria
responsabilità per una politica senza cuore che preferirebbe
vedere la gente morire in mare o torturata in Libia piuttosto
che essere portata in sicurezza in Europa".
Secondo l'ong, "la politica deliberata e inumana dell'Italia
di lasciare migranti e richiedenti asilo sulle navi di
salvataggio mette tutti a rischio e mette in luce il più ampio
fallimento dell'Europa nel Mediterraneo centrale".
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