I vertici di governo di Londra e di
Dublino, i leader di tutti i partiti nordirlandesi (repubblicani
e unionisti, cattolici e protestanti), ma soprattutto tanti
amici e gente comune: è un funerale solenne quello annunciato
oggi a Belfast per l'ultimo addio a Lyra McKee, la giornalista
29enne e attivista del movimento gay uccisa giovedì scorso a
Derry da un proiettile vagante mentre documentava la sparatoria
scatenata da militanti locali identificati come legati alla New
Ira e agenti di polizia a margine di una perquisizione nel
complesso residenziale di Creggan.
Ci saranno fra gli altri la premier britannica May,
dell'omologo irlandese, Leo Varadkar, del presidente irlandese
Michael D. Higgins e dei leader sia del principale partito
nordirlandese unionista (Dup), sia di quello repubblicano (Sinn
Fein). La famiglia McKee ha intanto diffuso un messaggio in cui
ricorda Lyra come "un'anima gentile e innocente": una persona
devota al "desiderio di riunire le persone" e quindi "totalmente
apolitica".
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