Il corrispondente della Rai a Mosca,
Marc Innaro, è stato respinto alla frontiera con l'Ucraina,
insieme al suo operatore, mentre si stava recando nel Paese per
seguire le imminenti elezioni presidenziali. Il giornalista è
stato trattenuto per quattro ore all'aeroporto di Kiev prima di
essere espulso.
"Il governo ucraino - sottolineano il sindacato dei
giornalisti Fnsi e quello della Rai, Usigrai, in una nota
congiunta - ha impedito all'inviato della Rai Marc Innaro di
entrare nel Paese per seguire le prossime elezioni. Si tratta di
una decisione gravissima perché Innaro era già stato accreditato
e nessuno aveva sollevato obiezioni, anche perché si tratta di
uno degli inviati Rai più stimati e di assoluto rigore
professionale. Evidentemente il governo di Kiev ha deciso di
'oscurare' le elezioni e di ostacolare il libero esercizio del
diritto di cronaca", scrivono Fnsi e Usigrai.
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