Alexandre Benalla è stato posto in
stato di fermo nel quadro dell'inchiesta sui passaporti
diplomatici, di cui era titolare, aperta dalla giustizia
francese. L'inchiesta è stata estesa ieri ad altri capi
d'accusa, come il falso e l'ottenimento illegale di un documento
amministrativo.
Il consigliere dell'Eliseo che ha messo nei guai Emmanuel
Macron dopo essere stato colto da una telecamera mentre
picchiava uno studente durante una manifestazione, avrebbe
utilizzato "una ventina di volte" i suoi passaporti diplomatici
dopo il licenziamento.
In un'audizione in commissione Senato sulla vicenda, il capo
di gabinetto di Macron, Patrick Strzoda, ha rivelato che l'ex
collaboratore dell'Eliseo avrebbe mentito dichiarando di aver
lasciato all'Eliseo i documenti diplomatici quando fu licenziato
l'estate scorsa.
In particolare, davanti alla stessa commissione, a settembre,
Benalla affermò di aver lasciato i passaporti in ufficio ma quei
documenti non furono mai trovati.
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