"Vladimir Putin mi voleva uccidere
come un ratto": sono le parole con cui Anna Shapiro, ex modella
30enne d'origine russa trapiantata in Gran Bretagna, si fa viva
oggi dalle colonne del sensazionalista Sun di Rupert Murdoch per
narrare a modo suo il nuovo allarme scattato tre giorni fa nel
ristorante prezzo di Salisbury, già teatro a marzo dell'attacco
nervino contro l'ex spia doppiogiochista Serghiei Skripal.
Un episodio che la polizia in questo caso ha chiuso ieri in
effetti come "non sospetto" dopo aver già escluso contaminazioni
da Novichok, ma che Shapiro insiste a drammatizzare. In
un'intervista al tabloid, improntata apparentemente alla ricerca
di pubblicità e corredata da foto discinta, l'ex modella
racconta d'essere stata la protagonista dell'accaduto assieme al
marito inglese Alex King, un imprenditore. E d'aver scatenato in
prima persona l'allerta. Sostiene d'essere figlia di un generale
russo in pensione e ipotizza che il Cremlino la consideri "una
spia" di Londra. Prove? Al momento no.
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