Referendum, poi doppia moneta,
quella comune "solo per le grandi imprese che fanno commercio
internazionale", un'altra "nazionale": questo perché, spiega
Marine Le Pen in un'intervista a Le Parisien, "l'euro è morto".
Negando che negli ultimi tempi della campagna elettorale
abbia sfumato l'imperativo di uscire dall'euro, Marine Le Pen
spiega di voler mettere la parola fine "all'Europa della
sanzione, del ricatto", che "non è più accettata dal nostro
popolo".
Il referendum, ribadisce la candidata alle presidenziali,
verrà preceduto da "negoziati con l'Unione europea su quattro
elementi essenziali per garantire la nostra sovranità: il suo
territorio, la sua legge, la sua economia e la sua moneta.
Condurrò questi negoziati con i nostri partner europei, perché
so che molti condividono questa aspirazione di veder tornare in
seno alle rispettive sanzioni questi elementi di sovranità. E
affiderò ai francesi il compito di decidere sui risultati di
questi negoziati".
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