Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Russia: giocava a PokemonGo in chiesa

Russia: giocava a PokemonGo in chiesa

'Offesa ai sentimenti dei credenti', rischia 3 anni di prigione

MOSCA, 28 aprile 2017, 12:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre 3 anni di colonia penale per aver giocato a PokemonGo in chiesa e aver così "causato offesa ai sentimenti dei credenti". E' quanto chiesto dal magistrato ai danni del blogger Ruslan Sokolovsky, fermato nel settembre del 2016 dopo aver pubblicato online un video in cui documentava la sua 'prodezza'.
    Sokolovsky è accusato d'"istigazione all'odio", 7 capi di imputazione per "offesa a sentimenti di credenti" e "possesso illegale di mezzi tecnici per le riprese clandestine". Ovvero una penna-telecamera con cui effettuare video. Sokolovsky è stato fermato nel settembre 2016 dopo aver pubblicato un video in cui giocava a PokemonGo all'interno della Cattedrale sul Sangue a Ekaterinburg - nel video, a quanto pare, equiparava Gesù Cristo ai personaggi del gioco. La pm in udienza ha sottolineato che il riconoscimento della condizionale istigherà il "sentimento d'impunibilità" e dunque ha chiesto una "pena reale". Il blogger si è dichiarato non colpevole.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza