Tony Blair si sente "quasi motivato
a tornare" alla politica attiva, anche se per ora non lo fa. E a
spingerlo a pensarci -dice in un'intervista radio alla Bbc- sono
le posizioni "irrazionali" dei più rigidi custodi della Brexit.
Defilato rispetto alla campagna elettorale appena iniziata in
Gran Bretagna, in vista del voto anticipato dell'8 giugno, l'ex
premier laburista si limita a dire che voterà per il Labour. Ma
non valuta neppure come ipotesi che possa diventare premier
l'attuale leader del partito ed esponente della sinistra
interna, Jeremy Corbyn, verso il quale egli nutre (ricambiato)
aperta sfiducia. Mentre non nega di essere "d'accordo con molto
di quello che Theresa May dice", pur sostenendo che sul tema
della Brexit la leader dei Conservatori "non è ragionevole".
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