Il ministro francese dell'Interno,
Matthias Fekl, è atteso oggi pomeriggio nel campo rifugiati di
Grande-Synthe, nel nord della Francia, quasi interamente
devastato da un incendio scoppiato questa notte in seguito a
"scontri tra residenti" curdi e afghani. Con lui, si legge in
una nota diffusa a Parigi, ci sarà anche la ministra della Casa,
Emmanuelle Cosse. Questa mattina, nella zona, "si è tenuta una
riunione tra i servizi dello Stato e il municipio" per "decidere
sui dispositivi d'urgenza", in particolare, il trasferimento dei
migranti evacuati dal campo andato a fuoco in nuovi centri di
accoglienza e orientamento (Cao). Mentre tre unità della polizia
sono state dispiegate nella regione per scongiurare eventuali
incidenti. Dei 300 moduli abitativi in legno che ospitavano i
migranti, ne sono rimasti in piedi solo 70. La procura ha aperto
un'indagine per chiarire le circostanze del dramma. Secondo il
prefetto di Dunkerque, il fuoco è stato appiccato durante una
rissa tra curdi e afghani.
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