I ministri britannici se la
prendono con Google e i giganti di internet dopo l'attacco di
Londra. A guidare l''offensiva' è il capo del Foreign Office,
Boris Johnson, che in una intervista sul Sunday Times si dice
"furioso" e definisce "disgustoso" il fatto che non venga fatto
nulla per rimuovere i siti jihadisti. "Devono smetterla di fare
soldi sfruttando materiale che incita alla violenza", ha
affermato riferendosi ai colossi del web.
Sotto accusa sono finiti in particolare la propaganda diffusa
dai gruppi terroristici e la serie di manuali per organizzare
'in casa' degli attentati. Alla sua condanna si è unito il
ministro degli Interni, Amber Rudd, che in modo più pacato ha
detto che il problema deve essere affrontato al più presto e che
questa settimana incontrerà i vertici dei gruppi per cercare di
trovare una soluzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA