Continua la grande fuga dalla squadra di Francois Fillon, travolto dall'inchiesta sull'incarico di assistente parlamentare della moglie Penelope e dei figli. E Alain Juppé, il moderato che fu travolto da Fillon al ballottaggio delle primarie, si dice ora pronto a rientrare in campo: "se me lo chiedono non mi tirerò indietro".
"Questa situazione - ha detto Juppé citato da Le Parisien - assomiglia a un suicidio collettivo". Centrista, moderato, il sindaco di Bordeaux - secondo i fedelissimi citati dal quotidiano - avrebbe avuto un sussulto ascoltando Fillon attaccare in modo virulento i giudici nella sua conferenza stampa di due giorni fa. In precedenza aveva dichiarato di non essere disponibile a sostituire Fillon, che ha un programma di destra molto più radicale del suo, in caso di desistenza.
Sempre secondo Le Parisien, e stando alla radio RTL, sarebbe pronto a dimettersi nelle prossime ore anche Thierry Solère, unico portavoce di Fillon e "garante" dello svolgimento delle primarie della destra. E se ne va anche Patrick Stefanini, direttore della campagna elettorale di Fillon e artefice della sua vittoria alle primarie della destra. Fillon, contrariamente a quanto affermato in un primo tempo, ha accettatpo le sue dimissioni. Un comunicato dello staff di Fillon precisa che saranno effettive da domenica, dopo la manifestazione di sostegno a Fillon al Trocadero. Stefanini "sarà sostituito alla direzione della campagna da Vincent Chriqui"
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