"Se gli Stati membri non
aumenteranno presto i rispettivi ricollocamenti, la Commissione
non esiterà ad avvalersi dei poteri ad essa conferiti dai
trattati nei confronti di chi non avrà rispettato gli obblighi
derivanti dalle decisioni del Consiglio". E' il monito della
Commissione Ue agli Stati membri, aprendo così la possibilità a
future procedure di infrazione. Bruxellles avverte inoltre che
"l'obbligo giuridico di ricollocare le persone ammissibili non
decadrà dopo il mese di settembre". Tra le azioni per rendere
più efficaci le procedure di rimpatrio la Commissione raccomanda
poi di "impedire la fuga trattenendo i migranti che lasciano
intendere di non voler ottemperare alla decisione di rimpatrio
che li riguarda, per esempio rifiutandosi di collaborare nel
processo di identificazione o opponendosi in modo violento o
fraudolento ad un'operazione di rimpatrio".
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