"La Brexit porterà alla fine della
libera circolazione così come la conosciamo". Lo ha detto il
ministro degli Interni britannico, Amber Rudd, sottolineando che
comunque i numeri dell'immigrazione non diminuiranno subito dopo
l'uscita del Regno dall'Ue. Viene quindi ribadita la posizione
espressa dal governo conservatore di Theresa May e in
particolare dal ministro per la Brexit, David Davis, che aveva
assicurato di non voler "chiudere le porte del Paese"
sottolineando che serviranno anni per "riempire i buchi" nel
mercato del lavoro.
Resta comunque la volontà di limitare gli ingressi, come
affermato dal primo ministro, che passa dalla rinuncia di Londra
alla permanenza nel mercato unico europeo. Il ministro Rudd ha
confermato quanto oggi pubblicato da alcuni media britannici,
secondo cui l'esecutivo sta considerando di introdurre nuovi
visti di lavoro pluriennali e limiti ai benefit per gli
immigrati.
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