"L'accordo tra Ue e Turchia
sulla gestione dei profughi ha ridotto migliaia di rifugiati in
condizioni squallide e pericolose e non deve essere replicato
con altri Paesi". A poco meno di un anno dall'intesa che ha
fatto registrare un drastico crollo degli arrivi sulla rotta dei
Balcani occidentali, Amnesty International boccia l'idea di
riproporre il modello per affrontare altre situazioni
problematiche, come quella degli sbarchi dalla Libia all'Italia.
In una relazione, l'ong si scaglia contro l'assunto stesso su
cui si fonda l'accordo siglato il 18 marzo 2016 dai leader Ue
con Ankara, e cioè che la Turchia sia "un Paese sicuro",
documentando le enormi difficoltà del sistema di asilo turco, e
chiedendo l'immediato stop dei rimpatri dalla Grecia al Paese
anatolico, perché avvengono "in violazione delle leggi
internazionali". "L'intesa è sconsiderata e illegale", aggiunge
Amnesty Internationale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA