Anche stasera, per il settimo
giorno consecutivo, decine di migliaia di persone sono scese in
piazza a manifestare a Bucarest e in altre città della Romania
per chiedere le dimissioni del governo e nuove elezioni
anticipate. Nonostante il ritiro nel fine settimana del
contestato decreto 'salva-corrotti', la protesta non si ferma
con i manifestanti che non si accontentano e chiedono al premier
socialdemocratico Sorin Grindeanu di farsi da parte insieme a
tutto il suo esecutivo, avendo ormai perso ogni credibilità in
fatto di lotta alla corruzione dilagante nel Paese. Il decreto
revocato sotto la pressione della protesta popolare
depenalizzava l'abuso d'ufficio e altri reati di corruzione, un
provvedimento interpretato dalla popolazione come un 'regalo' ai
tanti politici e imprenditori sotto inchiesta con accuse di
corruzione. Anche oggi, come ieri, si registra comunque una
manifestazione parallela di sostenitori del governo, radunatisi
sotto il palazzo presidenziale.
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