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Svelato segreto dei nomi di Ikea

Svelato segreto dei nomi di Ikea

Il fondatore era dislessico, il metodo è usato ancora oggi

ROMA, 03 febbraio 2017, 18:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Brusali, Oumbarlig, Bjorksnas. I nomi dei mobili Ikea sono incomprensibili a chi non parla lo svedese e, il più delle volte, impronunciabili tanto che sui social media fioccano gruppi in tutto il mondo che da anni si interrogano sul perché di tanta oscurità. La risposta l'ha fornita la sorella di Ingvar Kamprad, uno dei fondatori del gigante svedese, in un'intervista a Quartz.
    Ai suoi albori Ikea era a gestione familiare, a lei fu affidato l'incarico di attribuire i nomi ai mobili e insieme con il fratello elaborò una strategia utilizzata ancora oggi in tutti gli store del mondo. Poiché Ingvar era dislessico e aveva difficoltà a ricordare i codici dei prodotti ebbe l'idea di associare ad ogni mobile oggetti familiari a cui fosse in grado di risalire. Ad esempio tutti gli articoli per il bagno hanno nomi di laghi svedesi, alle librerie sono stati dati nomi di professioni o nomi propri maschili, incluso lo scaffale forse più famoso al mondo 'Billy' chiamato così in onore di un impiegato Billy Likjedhal.
   

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