Un accordo "in tempi rapidi" sui
cittadini europei che vivono nel Regno Unito e sugli 'expat'
britannici nei Paesi del continente. E' quello che auspica la
premier Theresa May di ritorno a Londra dopo il vertice europeo
di Bruxelles in cui ha ribadito che la Gran Bretagna è pronta
all'avvio dei negoziati sul divorzio con l'Ue entro la fine di
marzo. Quella che alcuni media del Regno hanno definito come
"apertura inaspettata" per garantire i diritti di milioni di
cittadini è stata però accolta in modo piuttosto freddo nel
corso degli incontri tenuti dalla leader conservatrice coi suoi
omologhi.
Secondo il premier irlandese Enda Kenny, May vorrebbe
discutere di un accordo sui residenti all'estero subito
all'inizio dei negoziati. Ma per il filo-Tory Daily Telegraph,
la priorità dell'Unione sarebbe quella di presentare a Londra un
"conto" della Brexit, stimato in circa 60 miliardi di euro, per
onorare, tra l'altro, gli impegni di bilancio presi dal Regno
Unito con l'Ue.
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