La Moldova oggi al voto per scegliere chi sarà il suo nuovo capo di Stato. A sfidarsi nel ballottaggio delle presidenziali sono il filorusso Igor Dodon - considerato il favorito - e la filo-occidentale Maia Sandu, ovvero i due candidati che hanno ottenuto più voti nel primo turno elettorale del 30 ottobre. Due settimane fa, nessuno dei nuovi candidati è riuscito a raggiungere il traguardo del 50% dei voti più uno necessario ad aggiudicarsi subito la poltrona presidenziale, ma il filorusso Dodon c'è andato abbastanza vicino ottenendo il 48,22% delle preferenze. Alle sue spalle, si è piazzata appunto la filo-occidentale Sandu, a cui è andato il 38,42% dei suffragi.
La frammentata fazione filo-occidentale, ora al governo, rischia di pagare caro le pesanti accuse di corruzione. A partire dalla sparizione, nel 2014, di 1,5 miliardi di dollari dalle tre principali banche moldave: uno scandalo che ha scosso il Paese e ha portato a lunghe proteste di massa e all'arresto dell'ex premier Vlad Filat.
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