Gli ultimi sondaggi in Islanda
(Istituto Mmr) danno il partito dei pirati, quello
anti-establishment appoggiato soprattutto dai giovani, secondo
con il 20,5% dei voti dietro ai conservatori del partito
dell'indipendenza (24,7%), il principale della coalizione di
governo dimissionaria.
Alla vigilia delle politiche anticipate in Islanda, un'unica
certezza: Piratar, il partito fondato dalla poetessa Birgitta
Jonsdottir, conquisterà una valanga di seggi in seno
all'Althingi, uno dei più vecchi parlamenti del mondo, passando
dagli attuali tre ad almeno 12, se non 15 scranni, su un totale
di 63.
Come sottolinea la stampa islandese, potrebbe profilarsi un
periodo di incertezza, ma anche di grandi cambiamenti. La
coalizione uscente (partito dell'indipendenza e i centristi del
partito progressista) difficilmente supereranno insieme il 36%
dei suffragi (intorno ai 22-25 seggi) e non avranno una
maggioranza parlamentare per governare.
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