Wikileaks lancia una forte accusa
contro l'Ecuador, considerato uno dei suoi più importanti
alleati. Sarebbe stata l'ambasciata a Londra a tagliare il
collegamento internet a Julian Assange, il fondatore del sito
rivela-segreti che lì vive da rifugiato politico.
L'organizzazione lo afferma su Twitter dopo che ieri aveva
puntato il dito contro un "soggetto statale" e molti avevano
pensato agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna. Wikileaks lascia
comunque intendere che ci possa essere stato un coinvolgimento
di Washington, poiché il taglio dell'accesso al web è avvenuto
sabato scorso, poco dopo che il sito aveva pubblicato i discorsi
per Goldman Sachs della candidata democratica alla Casa Bianca,
Hillary Clinton. La sede diplomatica del Paese sudamericano
smentisce ogni forma di complotto. "Continueremo a proteggere
Julian Assange e a mantenere l'asilo politico che gli abbiamo
garantito nel 2012", afferma una fonte dell'ambasciata.
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