Il premier conservatore britannico
Theresa May non permetterà il voto in Parlamento sulla Brexit,
ma attiverà direttamente l'Articolo 50 del trattato di Lisbona,
per dare avvio alle trattative per il divorzio dall'Ue dopo il
referendum del 23 giugno: lo scrive oggi il quotidiano
britannico The Telegraph.
Da parte loro, gli oppositori della Brexit sottolineano che
il referendum ha solo una valenza consultiva e per questo
sostengono che l'esito del voto deve essere approvato con un
passaggio in Parlamento prima che l'Articolo 50 possa essere
attivato.
Tuttavia, May ritiene che "Brexit significhi Brexit",
osservano fonti anonime citate dal Telegraph, e quindi non
offrirà ai suoi avversari l'opportunità di fermare l'uscita del
Paese dalla Ue. In passato, infatti, l'ex premier Tony Blair e
il candidato alla leadership del Labour Owen Smith - tra gli
altri - hanno ipotizzato che i parlamentari a favore della
campagna Remain potrebbero usare un voto in Parlamento per
bloccare la Brexit.
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