Tutelare i 50.000 medici e infermieri stranieri originari di Paesi Ue che reggono le sorti di molti ospedali britannici colpiti dalla crisi del sistema sanitario nazionale del regno. E magari concedere loro il passaporto. E' il senso di un appello lanciato dal Public Policy Research, un think tank progressista che in una nuova ricerca torna a denunciare la situazione di "emergenza" della sanità pubblica sull'isola.
L'appello, ripreso fra gli altri dal Sunday Mirror, è rivolto direttamente al governo di Theresa May, che finora si è rifiutata di dare garanzie formali per il dopo-Brexit ai cittadini europei residenti nel Paese in attesa di negoziati ad hoc in cui venga assicurata pure "la reciprocità" per i sudditi di Sua Maestà che vivono nel continente. Ma secondo il Public Policy Research, almeno per medici e infermieri andrebbe fatta un'eccezione: nell'interesse vitale della Gran Bretagna.
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