Il presidente polacco, Andrzej
Duda, ha firmato la nuova controversa legge sulla Corte
Costituzionale, varata il 22 luglio dal Parlamento, nonostante
l'invito dell'Unione europea e degli Usa a rispettare lo stato
di diritto nel Paese. La nuova legge "non solo non risolve i
problemi aperti, ma ne aggiunge di nuovi. E' una questione che
riguarda l'indipendenza del potere giudiziario", ha detto
mercoledì scorso il vicepresidente della Commissione europea,
Frans Timmermans.
Varsavia deve intervenire entro 3 mesi applicando le recenti
'raccomandazioni' della Commissione Ue, altrimenti a Bruxelles
non resterà che andare avanti sulla strada che potrebbe portare,
in base all'applicazione dell'art. 7 del Trattato Ue, a
sanzioni. Al centro del confronto-scontro il destino, la
funzionalità e l'indipendenza della Corte Costituzionale. La
riforma ha acceso una pesante ipoteca sul sistema che deve
garantire gli equilibri proprio di uno Stato di diritto e i
principi democratici fondamentali.
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