Anche il Giappone è contro la Brexit.
Lo ha detto senza giri di parole il premier Shinzo Abe, in
visita a Londra dove ha incontrato David Cameron.
Il divorzio da Bruxelles potrebbe rendere il Regno Unito meno
attraente per gli investimenti asiatici,ha affermato il leader
di Tokyo durante una conferenza stampa congiunta con il premier
britannico a conclusione del vertice. Il Giappone non vuole
interferire, ma "è interessato" al risultato del referendum del
23 giugno e "con molta chiarezza preferirebbe se la Gran
Bretagna rimanesse nell'Ue", ha detto Abe.
Ci sono mille aziende giapponesi attive sul mercato dell'isola
che impiegano 140.000 persone, ha notato l'ospite. E ci sono, ha
rincarato la dose, "proprio perché la Gran Bretagna é una porta
d'accesso all'Ue". Un voto per la Brexit -ha infine ammonito-
renderebbe viceversa "il Regno Unito meno attraente come
destinazione degli investimenti giapponesi".Parole accolte con
approvazione da Cameron e contestate invece come un'interferenza
dal fronte euroscettico.
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