Tutte e 13 le persone a bordo dell'elicottero precipitato in Norvegia, sono verosimilmente morte: lo affermano fonti ufficiali dei soccorritori norvegesi.
Undici corpi sono stati recuperati, mentre altri due passeggeri risultano dispersi, secondo il portavoce del Centro soccorsi. L'elicottero stava volando dal giacimento di petrolio di Gullfaks, nel Mare del Nord, a Bergen. Secondo la tv Nrk, tutte le persone a bordo erano tutti impiegati della Statoil. La compagnia petrolifera nazionale non ha per ora commentato la notizia ma si è limitata ad annunciare lo stop ai voli di tutti gli elicotteri Eurocopter EC-225, il modello che si è schiantato in mare.
La Farnesina "conferma la presenza di un connazionale a bordo dell'elicottero precipitato a Turoey, nell'ovest della Norvegia". Fonti del ministero degli esteri aggiungono che "l'Unità di crisi si è immediatamente mobilitata ed è in stretto contatto con l'ambasciata italiana ad Oslo e le autorità locali". Secondo la Statoil, la compagnia petrolifera norvegese, c'erano 13 persone a bordo dell'elicottero, andato completamente distrutto. Le autorità locali parlano di 11 morti e 2 dispersi.
L'ente norvegese dell'aviazione ha deciso di vietare il volo a tutti gli elicotteri Eurocopter EC-225, il modello che si è schiantato al largo del mare del Nord con 13 persone a bordo. Nel 2012, fa sapere la stessa Autorità, "erano stati trovati dei difetti nella trasmissione" ma poi l'azienda che li produce aveva apportato delle modifiche approvate dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA