I Paesi dell'Iniziativa
adriatico-ionica dovrebbero rafforzare la collaborazione per la
soluzione della crisi dei migranti e per impedire l'apertura di
nuove rotte migratorie attraverso Albania, Bosnia-Erzegovina e
Montenegro. Lo hanno detto il ministro degli esteri croato Miro
Kovac e il presidente del parlamento di Zagabria Zeljko Reiner.
"Nella lotta all'immigrazione illegale dobbiamo pensare
all'Albania, alla Bosnia-Erzegovina e al Montenegro affinché non
si trasformino in nuove rotte migratorie", ha detto Reiner
parlando a Spalato a una riunione dei presidenti dei parlamenti
dei Paesi dell'Iniziativa adriatico-ionica, la cui presidenza è
detenuta quest'anno dalla Croazia. "L'Europa - ha aggiunto -
troppo a lungo ha chiuso gli occhi dinanzi a tale problema
lasciando soli i Paesi più esposti al flusso migratorio, in
primo luogo Grecia e Italia". Dell'Iniziativa adriatico-ionica,
fanno parte oltre all'Italia, Croazia, Albania,
Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Grecia, Slovenia e Serbia.
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