Il leader socialista spagnolo Pedro
Sanchez, candidato premier, affronta questa sera un secondo ed
ultimo voto di investitura ad alto rischio davanti al Congresso
dei deputati, dopo la prima bocciatura - 219 voti contrari, 130
a favore, una astensione - conseguita mercoledì sera.
Le posizioni dei vari partiti rimangono le stesse a poche ore
dal voto. Sanchez è appoggiato solo dai 90 deputati del suo
partito, il Psoe, e dai 40 di Ciudadanos, il partito emergente
di centrodestra di Albert Rivera con il quale ha siglato un
patto la settimana scorsa. Il Pp del premier uscente Mariano
Rajoy (123 seggi su 350), Podemos (65) e i 19 indipendentisti
catalani e baschi (19) non hanno annunciato modifiche nella
lorov linea del 'no'. Se Sanchez sarà nuovamente bocciato la
parola tornerà a re Felipe VI che dovrà decidere se incaricare
un altro leader. Se entro il 2 maggio il paese non avrà un nuovo
governo il ritorno alle urne il 26 giugno sarà automatico.
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