Circa 800mila cittadini britannici,
fra cui molti studenti, si sono ritrovati 'esclusi' dai registri
elettorali dopo la riforma del sistema introdotta dal governo di
David Cameron. Il Partito laburista lo ha denunciato affermando
che risulterebbe penalizzato soprattutto il suo giovane
elettorato che frequenta le università del Paese. Le nuove norme
prevedono che la registrazione per il voto non avvenga più per
nucleo familiare ma devono essere i singoli a fare domanda, per
evitare eventuali errori o frodi.
Secondo i dati diffusi dal Labour, la percentuale totale di
elettori non più iscritti si aggira attorno all'1,8% ma in
alcune zone del Paese con elevata popolazione universitaria sale
drasticamente: nella circoscrizione di Canterbury è del 13%, in
quella di Cambridge e Dundee West è dell'11%. Il partito
d'opposizione ha chiesto al governo di intervenire affinché
siano gli atenei ad offrire direttamente agli studenti la
possibilità di iscriversi ai registri elettorali.
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