/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Brexit, sì Cameron libertà voto ministri

Brexit, sì Cameron libertà voto ministri

Membri esecutivo potranno fare campagna per uscita Gb da Ue

LONDRA, 05 gennaio 2016, 16:24

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/AP

© ANSA/AP
© ANSA/AP

 Il premier britannico David Cameron darà libertà di voto ai propri ministri nel referendum sulla Brexit. E' quanto si legge sul sito della Bbc, secondo cui i membri dell'esecutivo potranno fare campagna per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue una volta che Cameron avrà terminato i negoziati per il rimpatrio dei poteri da Bruxelles a Londra.
   E' previsto che Cameron faccia l'annuncio ufficiale della sua decisione parlando più tardi alla Camera dei Comuni quando riferirà sui negoziati condotti a Bruxelles coi partner europei. Il leader conservatore, che sostiene la permanenza del Regno in una Ue riformata proprio con le trattative che sta portando avanti sebbene non escluda nessuna opzione in caso di fallimento dei negoziati, ha dovuto così cedere alle forti pressioni all'interno del suo partito, e anche del suo esecutivo, dove in molti chiedevano una libertà di scelta in vista di un referendum sulla Brexit annunciato entro il 2017, ma previsto ormai nel 2016. Il ministro che più ha manifestato le sue posizioni euroscettiche è stato Iain Duncan Smith, a capo del dicastero del Lavoro, ma anche altri, come il ministro degli Interni Theresa May e quello degli Esteri Philip Hammond non hanno tenuto nascosto il loro malcontento nei confronti dell'Ue seppur attenendosi alla linea di governo indicata da Cameron.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza