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Paura Ebola, in Spagna i casi sono 3. Lorenzin: "da noi solo falsi allarmi"

Paura Ebola, in Spagna i casi sono 3. Lorenzin: "da noi solo falsi allarmi"

Si tratta di un'infermiera dell'Ospedale Carlo Terzo

ROMA, 08 ottobre 2014, 19:23

Redazione ANSA

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Ebola: ospedale Dallas, morto paziente 'zero ' © ANSA/EPA

Ebola: ospedale Dallas, morto paziente  'zero ' © ANSA/EPA
Ebola: ospedale Dallas, morto paziente 'zero ' © ANSA/EPA

Il paziente liberiano Thomas Eric Duncan ricoverato a Dallas per aver contratto il virus dell'ebola e' morto. Lo rende rende noto l'ospedale. Era la prima persona a cui l'ebola era stata diagnosticata negli Usa. Thomas Duncan, 42 anni, "ha ceduto ad una malattia insidiosa, Ebola. Ha combattuto con coraggio in questa battaglia", afferma un comunicato diffuso dal Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas. Duncan aveva contratto il virus a Monrovia aiutando la figlia di una coppia di amici a recarsi in ospedale e quando ancora non aveva sintomi visibili era arrivato negli Stati Uniti, per una visita ad alcuni suoi parenti. Secondo quanto rivela la Cnn, negli aeroporti statunitensi, i passeggeri provenienti dai paesi dell'Africa occidentale, dove l'epidemia di Ebola è particolarmente diffusa, potrebbero essere sottoposti al controllo della temperatura corporea. Tra i paesi considerati nella cosiddetta 'zona Ebola' ci sono Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria.

Ed è allerta a Madrid. Sono quattro le persone ricoverate all'ospedale madrileno Carlo III-La Paz per ebola: oltre all'infermiera ausiliaria di 44 anni, ricoverata ieri mattina con una diagnosi conclamata, ci sono altre tre persone sotto osservazione. E' quanto ha detto oggi il gestore dell'ospedale, Rafael Perez-Santamarina, in una conferenza stampa."Vogliamo tranquillizzare la società - ha detto Perez-Santamarina -. E' una cosa che ci ha colto di sorpresa. Ma ora stiamo rivedendo tutti i protocolli di prevenzione, perché non torni a ripetersi". Dei tre casi sospetti, uno è il marito dell'infermiera, che non presenta per il momento i sintomi del virus. Il secondo caso è una infermiera che faceva parte del gruppo di sanitari che ha assistito i due missionari deceduti e che presenta sintomi di diarrea, ma non febbre. Il quarto è invece un turista di origini nigeriane, passeggero di un volo internazionale proveniente dall'Africa occidentale. Nel caso in cui risultasse negativo alle analisi alle quali è stato sottoposto, sarà dimesso per passare a una vigilanza esterna. 

Intanto parla l'infermiera contagiata: "Credo che l'errore possa essere stato nel momento in cui mi sono tolta la tuta" di biosicurezza, "lo vedo come il passaggio più critico'' nel quale può esserci stato il contagio, ha detto in una dichiarazioni telefonica a El Pais Teresa Romero. 

Protesta degli operatori sanitari spagnoli davanti all'ospedale La Paz di Madrid, chiedono le dimissioni del ministro della Sanità

 Le proteste davanti all'ospedale

 Infermiera trasferita in un nuovo ospedale. IL PUNTO

Le condizioni dell'infermiera di 44 anni, prima contagiata di Ebola in Europa, al momento sono stazionarie e la donna viene trattata con il siero della suora Paciencia Melgar, la religiosa che ha superato la malattia dopo avere assistito in Liberia il missionario Miguel Pajares, e che è giunta in Spagna lo scorso 25 settembre. L'infermiera di 44 anni di Madrid, il primo caso in Europa di ebola, nella notte è stata trasferita dall'ospedale di Alcorcon al Carlo III-La Paz, nel reparto dove erano stati ricoverati i due missionari spagnoli rimpatriati dall'Africa e deceduti il 12 agosto e il 26 settembre scorsi. L'ausiliare di infermeria, che è in condizioni stabili e con la febbre alta, faceva parte dell'equipe di sanitari che ha assistito Miguel Pajares, di 75 anni, e Manuel Garcia Viejo, di 69 anni, entrambi religiosi dell'ordine di San Juan de Dios, rimpatriati dopo aver contratto il virus in Sierra Leone. La donna, sposata e senza figli, dal 26 settembre - data della morte di Garcia Viejo - era andata in vacanza, conducendo una vita normale. Ma dal 30 settembre scorso aveva registrato sintomi come febbre e distonia, che ne avrebbero consigliato l'immediata applicazione del protocollo di isolamento.

Ebola

Il ministero della sanità sta ora cercando di individuare le "fonti del contagio" dell'infermiera."Esiste la possibilità che qualcuna delle persone entrate in contatto con lei si siano infettate", ha riconosciuto in dichiarazioni a radio Cadena Ser il coordinatore del Centro di Allerta ed emergenze del ministero della Sanità, Fernando Simon. "Questo non comporta rischi per la popolazione, ma dobbiamo garantire che questa situazione non torni a prodursi", ha aggiunto. Secondo il responsabile sanitario, "esiste la possibilità di contagio", che "è bassa, ma esiste". Il coordinatore del Centro emergenze del ministero della Sanità spagnolo ha confermato che si sta redigendo una lista delle persone entrate in contatto con l'infermiera per porle in isolamento, così come già fatto con il marito della donna, durante i 21 giorni in cui possono svilupparsi i sintomi dell'infezione. Racconta il marito: 'Anche lei ha rispettato i protocolli' (L'INTERVISTA) 

La Commissione Ue ha chiesto "chiarimenti" al governo spagnolo per individuare la falla nel suo sistema sanitario che ha permesso il contagio del virus Ebola di una infermiera in un ospedale di Madrid al di fuori dell'Africa. Lo ha detto il portavoce Ue, Frédéric Vincent. Il chiarimento è atteso per oggi

ebola

Lorenzin: "Chiesto aumento fondi di controlli alla frontiera" 

Abbiamo chiesto un aumento fondi nella legge di Stabilità da destinare all'Usmaf", gli uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera del Ministero della salute,"al fine di aumentare i controlli presso porti e aeroporti". Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel corso dell'audizione in Commissioni riunite Esteri e Affari Sociali della Camera dei Deputati. C'è "l'esigenza di un rafforzamento dei sistemi di controllo", secondo Lorenzin, "non abbiamo bisogno di allarmismi ma di misure di sicurezza e informazione". Il tema della salute, ha sottolineato "è un tema globale". "Sars, Mers, resistenza agli antibiotici, poliomielite in Siria, meningite dall'est Europa" sono esempi di come il rischio viaggi, oggi "a livello globale". Per questo è "fondamentale una sorveglianza epidemiologica a livello globale", nell'ambito della quale "anche il tema della vaccinazione di massa è importantissimo".

Lorenzin: "L'Italia è pronta" VIDEO

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