La polizia azera ha fermato i leader
di tre partiti d'opposizione e oltre cento dissidenti prima che
potessero partecipare a una protesta contro i brogli alle
elezioni parlamentari in Azerbaigian del 9 febbraio, bocciate
dagli osservatori internazionali per le tante irregolarità. Lo
riporta Radio Liberty. Decine di agenti in assetto antisommossa
hanno circondato ieri la sede della Commissione elettorale
centrale a Baku, davanti alla quale era programmata una protesta
non autorizzata, e hanno fermato tutti coloro che si
avvicinavano. Altri oppositori sono stati fermati davanti alle
sedi dei partiti o nelle loro abitazioni. Tra i fermati ci sono
anche il leader del partito Real, Ilgar Mamedly, il capo del
partito Musavat, Arif Gajily, e Ruslan Izzetly, che guida il
movimento D18. Tutti e tre sono poi stati rimessi in libertà
fuori Baku. Hajili denuncia che alcune delle persone fermate
"sono state portate nelle camionette della polizia fino a luoghi
deserti a 200-300 chilometri da Baku e lasciate là".
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