Un tribunale indonesiano ha
condannato oggi a 18 mesi di prigione per blasfemia una donna
che nel 2016 si era lamentata di una moschea a suo parere troppo
rumorosa.
Secondo l'accusa Meiliana - questo il nome della donna
44enne, di origine cinese - ha violato il codice penale per
avere bestemmiato contro l'Islam.
Nel luglio del 2016, dopo la notizia delle proteste della
donna sul volume degli altoparlanti della moschea apparentemente
troppo alto, la folla inferocita aveva saccheggiato almeno 14
templi buddisti di Tanjung Balai, una città portuale sull'isola
di Sumatra.
L'avvocato della donna ha già annunciato che farà appello.
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