Tre persone sono morte e altre 18
sono rimaste ferite questa mattina nell'esplosione di un ordigno
artigianale nascosto all'interno di un motorino in un mercato
nella provincia thailandese di Yala, nell'estremo sud-est del
Paese dove dal 2004 una guerriglia separatista della minoranza
musulmana ha causato quasi 7mila morti. Secondo la polizia,
l'esplosione è avvenuta alle 7 locali di fronte a un mercato nel
distretto di Mueang, che in quel momento era già affollato.
L'attentato non è stato rivendicato. La dinamica ricorda
numerosi episodi simili organizzati verosimilmente dai gruppi
ribelli locali che esprimono le rivendicazioni autonomiste nelle
province di Yala, Narathiwat e Pattani. Fino a inizio Novecento,
l'area costituiva un sultanato indipendente che è stato poi
annesso dalla Thailandia a maggioranza buddista. Nell'ultimo
anno la frequenza degli attentati è calata, senza però progressi
in un processo di pace che, nonostante le dichiarazioni delle
autorità di Bangkok, rimane in sostanza al palo.
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