Un tribunale del Tamil Nadu,
nell'India meridionale, ha condannato ieri a morte sei persone,
incluso il padre di una giovane di una casta indù, per aver
ucciso un giovane 'dalit' (senza casta) che l'aveva sposata
senza permesso. Lo riferisce oggi in prima pagina il quotidiano
The Hindu. Il 13 marzo 2016, ricorda il giornale, una banda
armata di coltelli ha attaccato Shankar, il giovane 'dalit', e
la moglie Kausalya, appartenente al gruppo Thevar delle caste
meno favorite (Obc), davanti ad un centro commerciale di
Udunalpet, nel distretto di Tirupur. Nella violenta operazione
Shankar morì mentre la moglie rimase gravemente ferita. A
seguito di essa la polizia arrestò undici persone, fra cui il
padre (Chinnasamy) e la madre (Annalakshmi) di Kausalya,
rinviandone otto a giudizio. Dopo aver ascoltato accusa, difesa
e testimoni, il magistrato ha condannato a morte sei membri
della banda, fra cui il padre della ragazza, un settimo imputato
all'ergastolo ed un ottavo a cinque anni di carcere.
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