Ultimatum della Thailandia a Facebook
per la rimozione di contenuti critici nei confronti della
monarchia, illegali nel Paese: le autorità di Bangkok avrebbero
chiesto al social network di rimuovere 131 post entro martedì
prossimo minacciando, in caso contrario, azioni legali. Lo
riporta l'edizione online del Bangkok Post. L'ordine è arrivato
dalla Commissione nazionale per le Tlc (Nbtc) e dal ministero
per la Società e l'economia digitale.
La scorsa settimana l'Associazione degli internet service
provider thailandesi (Tispa) aveva scritto a Mark Zuckerberg per
bloccare alcuni post dai contenuti illegali nel Paese per lesa
maestà. Il social ne avrebbe rimossi 178 su 309, ma 131
risulterebbero ancora visibili. In Thailandia vige la legge di
lesa maestà più severa al mondo, che prevede pene fino a 15 anni
di carcere per ogni capo di imputazione e viene spesso combinata
alla legge sui reati informatici, con condanne che in alcuni
casi hanno raggiunto 30 anni di reclusione per offese alla
monarchia.
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