Si chiude la parabola discendente
dell'ex presidente sudcoreana Park Geun-hye. La donna, accusata
di corruzione, è stata arrestata dopo che la Corte distrettuale
centrale di Seul aveva dato il via libera al suo mandato di
arresto. L'agenzia di stampa Yonhap ha aggiunto che la decisione
della Corte è arrivata dopo un'audizione durata circa 9 ore.
Il giudice Kang Bu-young ha riferito ai giornalisti di avere
preso una decisione in tal senso in quanto c'è la preoccupazione
che l'ex presidente possa distruggere le prove che potrebbero
essere usate contro di lei nel futuro dibattimento. Park, 65
anni, era decaduta lo scorso 10 marzo, dopo che la Corte
costituzionale aveva validato l'impeachment del 9 dicembre
votato dal Parlamento. Tre giorni fa la procura aveva deciso di
richiedere un mandato d'arresto, descrivendo "molto
seri" gli addebiti, nei suoi confronti. E' accusata di aver
agito in collaborazione con la 'sciamana' Choi, anch'essa
arrestata, per estorcere donazioni alle società sudcoreane.
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