La missione 'Resolute Support' della
Nato ha perso nel 2016 in Afghanistan 15 soldati (quasi tutti
americani), il numero più basso dal 2001, quando è cominciato
l'intervento di una Coalizione internazionale guidata dagli Usa
per estromettere i talebani allora al governo. Lo scrive oggi
l'agenzia di stampa Pajhwok.
Rendendo noto questo dato, il portavoce della Nato a Kabul,
Charles Cleveland, ha spiegato che questo è dovuto anche al
fatto che il contingente militare dispiegato sul territorio
afghano ha, diversamente al passato, un ruolo di addestramento,
consulenza e assistenza alle forze di sicurezza afghane.
Il bilancio dell'anno appena trascorso è superiore solo a
quello del 2001, quando le vittime militari furono solo 12,
tenendo conto però che l'operazione Enduring Freedom, come
allora si chiamava, cominciò il 7 ottobre. L'anno più cruento fu
invece il 2010 (711 morti), seguito dal 2011 (566).
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